Organista, clavecinista, licenciado por el Conservatorio de Roma “Santa Cecilia” con la máxima puntuación y mención de honor, da conciertos desde el año 1986 a nivel internacional. Estudió con los profesores Luigi Celeghin, Paola Bernardi, Christopher Stembridge, J. B. Christensen y L. F. Tagliavini.
Como organista litúrgico ha sido organista del Vaticano, en occasión de las Audiencias Generales de Juan Pablo II (1999-2002), de la iglesia de S. Ignacio de Loyola en Roma (1992-2002) y desde 2006 es organista de la Catedral de Civitavecchia. En 1995 gana el segundo premio en la competición organística nacional “Città di Viterbo”.
Como didacta ha sido profesor de Clave en el Conservatorio "Ángel Arias
Maceín" de Madrid (2004-2005) y actualmente enseña Órgano en el Liceo "Farnesina" de Roma. En Tarquinia
tiene anualmente una másterclass de órgano y clave, desde 2013.
Como investigador ha escrito un novedoso artículo sobre el constructor de claves
Girolamo Zenti de Viterbo (1600), publicado por el Galpin
Society Journal de Cambridge (2007, n. 60), otro
sobre los Bach en Cataluña, publicado por Cuadernos de investigación musical de la Universidad de Castilla La Mancha, otro sobre la interpretación de las Toccatas de Frescobaldi, publicado por la
LIM (2019); dos libros sobre la música en Tarquinia ("La Banda Setaccioli, due secoli di musica, cultura e tradizione a Tarquinia", 2008 e "La musica a Tarquinia, dal 1600 a oggi", 2020). En 2006
creó y es director artístico de “Organa Nostra”, el Festival dedicado a los órganos antiguos de la provincia de Viterbo. También es autor de un monólogo teatral sobre Scarlatti ("Nella camera
della regina", 2020).
Como concertista, en España ha dado conciertos en Palma de Mallorca, Cáceres, Trujillo, Zamora, Castrojeriz, Salamanca (Catedral, La Purísima, San Juan de Sahagún), Burgos (San Nicolás de Bari y Catedral), Roda de Isábena (Huesca), Igea (La Rioja) y Valladolid (San Andrés y Monasterio de las Huelgas).
Además, ha fundado y dirigido varios coros, como el Coro Cervantes y el coro Juan del Enzina en Roma, el coro Cantarquì en Tarquinia, el Coro Cervantes en El Cairo (Egipto), donde también ha tocado el órgano de la iglesia de All Saints, Zamalek. En 2005 ha inaugurado el nuevo órgano Casavant de la iglesia de St. Charles Borromeo en Toronto (Canadá).
Ha tocado, entre otros, con la Israel Philharmonic Orchestra, dirigido por Zubin Mehta, el London Symphony Choir, la Orquesta Nacional de Radio Sophia, la Orquesta Sinfónica de Roma, la Orchestra Sinfonica di Roma, la orquesta “Philarmonia” del Conservatorio de S. Cecilia, la International Chamber Orchestra, il Terzo Suono, la Orchestra della Fondazione Scarlatti, el C.I.M.A. (Centro Italiano de Música Antigua), Musica Antiqua Latina, Opera Ensemble del Teatro de la Ópera de Roma, etc. Ha colaborado con las cantantes Mariella Devia, Gloria Banditelli, Gabriella Martellacci y siempre ha cosechado unánimes plausos por el público y la crítica, incluída la revista especializada Amadeus.
Ha grabado para las etiquetas Niccolò, Diapason, Trichorus y La Discoteca del Estado Italiano guarda un CD con una grabación suya de una obra de Alberico Vitalini tocada en el órgano de San Ignacio de Loyola en Roma (CD "Strane coppie musicali del Novecento", Diapason). En 2019 ha sacado su último CD titulado "Suite con vista" dónde toca sus composiciones para el piano y en 2023 ha publicado el segundo álbum para piano "Polittico".
<< Luca Purchiaroni satisfizo su deseo de tocar en el Esteban de San Juan (1784), al que J. Lois dio y mantiene acreditada voz, con el programa “Italia-España: contaminaciones
musicales” que, a través de seis parejas de autores, mostraba mutuas influencias en diferencias, tientos, y batallas, formas tan características del órgano ibérico. Sorprendió su facilidad y
exactitud en todas las secciones de carácter rítmico, su respeto por las cadencias de cierre y el buen manejo de la registración, que el numeroso público premió con intensidad.
Destacaríamos el íntimo “Tiento de falsas” de Elías, la “Toccata X” del Libro I/13 de Frescobaldi, tocada libre y con emotivo sentido dramático; la dupla sobre el Tiento de medio registro,
“de Bajo” el de Bruna y, en transcripción de Bach BWV 974, el famoso “Adagio” de A. Marcello, donde bajoncillo y oboe respectivamente se jugaron con habilidad; y el toque portugués de Correa
Braga y su “Batalla del VI Tom”, contrastada y luciendo la trompetería horizontal, frente a la canción ítala de Banchieri “La Battaglia”, op. 25/20. Sonaron distintas las “Diferencias sobre la
Pavana italiana” de Cabezón, quizá por el carácter italiano que Purchiaroni le dio. Hubo regalo añadido ante insistente petición: “Toccata con lo scherzo del Cucco” del toscano Pasquini,
délicatesse preciosa que lució el tapadillo del instrumento, cerrando el agradable recital.>>
Publicado en: “El Norte de Castilla” Ed.impresa, 29 de julio de 2018
"...DISCESE AGLI INFERI"
Meditazioni musicali sul Triduo Pasquale
Domenica 17 marzo ore 18,30 Chiesa di Santa Lucia delle Benedettine, Via Umberto I, Tarquinia
Sabato 23 marzo 2024 ore 18,30 Chiesa dell'Immacolata concezione, Civitavecchia (Rm)
Lunedì 25 marzo 2024 ore 19,45 Chiesa di Santa Chiara, P.zza dei Giuochi Delfici, Roma
Maria Asta Soprano
Donato Salvatore Cambò Flauto traverso
Luca Purchiaroni Organo
PROGRAMMA MUSICALE
1° BRANO – Bach: Preludio al corale “Durch Adams Fall ist ganz verdebt” BWV705 («per la caduta di Adamo tutto è perduto»), organo
Pilato disse: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». 13Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». 14Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». 15Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
16Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. 17Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. 18Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». 19E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. 20Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
22Condussero Gesù al luogo del Golgota, che significa «Luogo del cranio», 23e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. 24Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso…
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio
2° BRANO CANTATO: - "Tenebrae facte sunt" (gregoriano), monache
Da un’antica omelia sul Sabato Santo
Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.
Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.
Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: «Sia con tutti il mio Signore». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: «E con il tuo spirito». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo:
«Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
3° BRANO – Bach: aria “Seele, deine Spezereien” (dall’Oratorio di Pasqua), per soprano, violino, organo
Traduzione del testo cantato:
«Oh anime, le vostre spezie / Non saranno più mirra
Perché solo / Con risplendenti corone d'alloro
Potrà placarsi il vostro struggente desiderio.»
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.
4° BRANO - Bach: “Zerfliesse mein Hertze” (“Sciogliti o cuore, in fiumi di lacrime”, dalla Passione secondo S. Giovanni) per soprano, flauto e organo.
Testo cantato:
«Sciogliti, o cuore, in fiumi di lacrime ad onore dell'Altissimo.
Racconta alla terra e al cielo la tua miseria: Gesù è morto!»
Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.
Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
5° BRANO – G. F. Handel “Chi sprezzando il sommo bene” (dall’Oratorio Passione), per soprano e organo
Testo cantato:
«Chi sprezzando il sommo bene / Colpe a colpe accumulò
Pensi a crude e giuste pene / Se il mal frutto maturò.»
Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli».
6° BRANO - Bach: “Ich folge dir gleichfalls” (“Io seguirò le tue orme”, dalla Passione secondo S. Giovanni) per soprano, flauto e organo